2022
Chirongui
Mayotte

Nuove forme di abitare in delicato equilibrio con l’acqua

Dipartimento d’oltremare francese nell’Oceano Indiano, situato all’estremità nord del canale del Mozambico, il territorio di Mayotte è costituito da due isole, Grande-Terre e Petite-Terre. Benché la regione sia di gran lunga la più povera della Francia, all’interno dell’arcipelago delle Comore – cui geograficamente appartiene – gode di una relativa prosperità che la rende oggetto di costanti flussi migratori clandestini. Secondo l’istituto nazionale francese di statistica, quasi la metà della popolazione di Mayotte non ha la nazionalità francese, il 77% dei suoi abitanti vive sotto la soglia di povertà, la metà della popolazione ha meno di 18 anni, quattro famiglie su dieci vivono in alloggi in lamiera o in materiali vegetali e tre su dieci non hanno acqua corrente. La violenza è un problema diffuso ed endemico, mentre i problemi di traffico sono costanti.

Con oltre mille specie di piante osservate su una superficie di 374 km² e la sua ricchissima densità di fauna insulare, Mayotte fa parte, con il Madagascar e altre isole dell’Oceano Indiano, di una delle 36 aree nel mondo individuate come “hotspot di biodiversità”. L’irregolarità delle precipitazioni, l’innalzamento del livello del mare e l’associato rischio di inondazioni, l’estensiva deforestazione perpetrata per un’agricoltura di sussistenza, lo sbiancamento dei coralli sono tutti fenomeni che, da alcuni anni, stanno seriamente compromettendo il suo delicato ecosistema terrestre e marino e che, per via dei cambiamenti climatici, si stanno rapidamente esacerbando.

Partendo da queste premesse, WISH si è posto l’obiettivo di indagare il rapporto tra nuovi possibili modelli abitativi, effetti dei cambiamenti climatici ed economia locale, investigando, attraverso il progetto, i sottili equilibri tra uomo ed ambiente. Il lavoro si è concentrato sulla regione di Chirongui, nella parte sud-occidentale dell’isola di Grande-Terre, che comprende una vasta area urbana costiera, costituita da numerosi villaggi, affacciata sulla baia di Bouéni. Chirongui è votata a divenire nei prossimi anni il secondo più importante centro dell’isola, così da controbilanciare la presenza di Mamoudzou a nord-ovest, capitale amministrativa. Grazie all’attivo sostegno del municipio di Chirongui, WISH ha potuto conoscere dal vivo e porre al centro delle proprie riflessioni otto aree di progetto nella regione ­– una per ogni studente partecipante – connotate da problemi urgenti e perciò in attesa di immediate risposte. Queste aree, grazie alla varietà dei temi sollevati, hanno permesso al workshop di ancorarsi a una precisa dimensione locale e contestuale, alimentando al contempo la discussione intorno a problematiche comuni all’intero contesto urbano dell’isola: il rapporto dell’abitato con il delicato ecosistema costiero; la necessità di fornire risposte concrete alle minacce rappresentate dall’acqua, sempre più accentuate dai cambiamenti climatici; la fragilità del costruito e il bisogno di salvaguardarne l’altrettanto fragile identità; il ruolo dei processi spontanei che hanno condotto alla formazione repentina delle cosiddette “bidonville”, interpretati dai punti di vista insediativo e spaziale; come affrontare l’espansione, trainata dall’eccezionale crescita demografica, in rapporto al consumo del suolo e alla conservazione delle spiccate qualità naturali dell’isola.

  • 1.
    Anti
  • 2.
    Mangrove
  • 3.
    Cavani
  • 4.
    Ancien Stade
  • 5.
    Dallage
  • 6.
    Mramadoudou
  • 7.
    Golf
  • 8.
    Minadzini

Edizione realizzata da

Martino Pedrozzi, professore Vincenzo Tuccillo, assistente

in collaborazione con

  • Cyrille Hanappe, École nationale supérieure d’architecture de Paris-Belleville
  • Hedia Jelassi, Chargée de projet urbain spécialité lutte contre l’habitat indigne chez Commune de Chirongui

Critici invitati

Roberto Guidotti Lukas Meyer Marco Navarra

Workshop

a Mayotte

11–23 luglio

a Mendrisio

24 luglio–27 agosto

Presentazioni

a Mendrisio

  • Introduzione generale su Mayotte e le sue problematiche da parte di Cyrille Hanape (Enseignant, Co-Responsable du DSA Risques Majeurs à l’École nationale supérieure d’architecture de Paris-Belleville).
  • Frédéric Bonnet (Professore titolare, Accademia di architettura di Mendrisio) sull’esperienza degli “ateliers des territoires”.

a Mayotte

  • Introduzione ai siti di progetto presso il municipio di Chirongui da parte di Hedia Jelassi “La résorption de l’habitat insalubre à Mayotte: Présentation d’opérations de lutte contre l’habitat insalubre et indigne (LHI) sur la commune de Chirongui”.
  • Émilien Dautrey, direttore dell’associazione GEPOMAY (Groupe d’Études et de Protection des Oiseaux de Mayotte) intitolata “Environmental issues in Chirongui mangrove forest”.
  • Presentazione delle attività da parte di Sylvia Frey (Harappa) e Julien Beller e cena presso “Le Relais Forestier”.
  • Hugues Cressent (Chargé de l’Habitat Relogement – Responsable Gestion Urbaine de Proximité – Communauté de Communes de Petite–Terre) sul progetto di rigenerazione urbana a Pamandzi.
  • Tavola rotonda conclusiva presso il municipio di Chirongui alla presenza di Mohamed Ali (Directeur général des services), Farid Cheballah (Chef de pôle urbanisme et développement) e Hedia Jelassi (Chargée de projet urbain spécialité lutte contre l’habitat indigne).

Visite

a Mayotte

  • Sito di Progetto del “Lycée de Longoni” (Lycée general et technique des métiers du bâtiment) di Encore Heureux Architectes e Co-Architectes, guidati da Lola Paprocki (Encore Heureux Architectes).
  • Studio di architettura Harappa e presentazione dei progetti da parte di Attila Cheyssial.
  • Cantiere di 30 unità di housing sociale a Majikavo progettate da Harappa, sotto la guida di Rémi Noulin.
  • “Maison du projet Kawéni – Kawéni Hima” e presentazione del progetto di rigenerazione urbana (NPRU) di Kawéni da parte di Keyvan Fathi (Chef de projet Rénovation Urbaine & Habitat – Ville de Mamoudzou) ed Elodie Furic (Directrice de la Rénovation Urbaine & Habitat – Ville de Mamoudzou).
  • “Permanence” per l’ampliamento del “Collège de Tsimkoura” di Co-Architectes, guidati da Wendy Bochard